Arriva il nuovo album di Greta Panettieri. "Con Into My Garden voglio sciogliere i nodi di un mondo contrastante."


Esce il 6 gennaio il nuovo e ottavo album della grande cantante, autrice e interprete internazionale, in un momento d'oro tra due programmi radiofonici, la pubblicazione del suo secondo libro, convegni e docenze in ambito universitario.

È un momento d’oro per Greta Panettieri: un libro appena uscito - il secondo, due programmi radiofonici, presenza in convegni internazionali e le docenze presso l’Università IULM di Milano e in Conservatorio. Un turbinio di esperienze ed emozioni che ha portato alla nascita del nuovo e ottavo album, Into my garden, in pubblicazione il 6 gennaio 2023. Anticipato dall’affascinante videoclip del brano No more, presentato in video première da Repubblica TV, Into my garden è il disco della maturità, accuratamente composto, arrangiato e realizzato durante tre lunghi e intensi anni di lavoro.       
Sette brani originali più la cover del brano di Bob Dylan I believe in you, con musica e testi firmati da Greta e dal suo fedele producer Andrea Sammartino, che si presentano al mondo come uno strumento per sciogliere i nodi di un mondo contrastante e difficile da interpretare in maniera univoca e definitiva.       
Sia in sala di incisione che nei live, Greta Panettieri accompagna la sua voce con la chitarra acustica. Attorno a lei un quartetto d'archi curato dalla violista Chiara Ciancone e il trio classico basso, pianoforte e batteria con Daniele Mencarelli, Andrea Sammartino e Alessandro Paternesi, interventi del chitarrista Angelo Lazzeri e del trombettista Fulvio Sigurtà che regala all’album un tocco di elettronica: cinque musicisti con cui Greta collabora da tempo, e che completano la sua anima da sempre multistilistica ed eclettica, che negli anni si è espressa ai massimi livelli e con innata destrezza tra jazz, pop, R&B, Bossa Nova, aggiungendo lontani echi di musica classica, musica etnica e tradizionale.

Dei sette nuovi brani inediti Greta scrive: “Ho cercato di far luce dentro di me, semplificando la scrittura per sciogliere dei nodi con cui mi sono confrontata negli ultimi tempi: riflessioni, sensazioni, emozioni a volte contrastanti ma forti e chiari. Ho scelto di reinterpretare I believe in you di Bob Dylan come messaggio di incoraggiamento per le nuove generazioni, Dylan si rivolge a Dio, io…credo nei giovani.”
Le canzoni sono, come sempre, molto eclettiche e diverse tra loro: lo stile e le suggestioni attraversano lo swing, l'afrobeat, il groove R&B contemporaneo e il pop, fino a sonorità più calde quasi country-folk, con un fil rouge rappresentato dai testi o da alcune cellule melodiche che vengono riproposte sotto nuove forme all'interno dei brani.  

Se con l’album Collection (uscito nel 2020)Greta aveva dichiarato chiuso un primo ciclo di musica, Into my garden rappresenta un inizio con una nuova maturità artistica. Registrato a 96.000 khz 24bit, così da poter essere ascoltato anche da chi ricerca un suono di elevata qualità e definizione, il disco porta il marchio del lavoro inconfondibile di Andrea Sammartino, compagno artistico e nella vita, che anche stavolta ha curato dalla A alla Z la produzione, dalla scrittura dei brani fatta insieme a Greta, agli arrangiamenti sontuosi e spumeggianti, all’incisione in studio con i musicisti, fino al momento cruciale di mix e mastering.         
Greta Panettieri: “La composizione di “Into my garden” è iniziata durante il primo lockdown e con Andrea avevamo appena comprato un microfono per registrare i suoni del giardino: pioggia, vento, uccellini - che ogni volta che registriamo si mettono sul balcone a cinguettare! - rumore di passi sul brecciolino...Questi suoni sono presenti nell'album e tutti i testi sono stati scritti in veranda dove mi sono decisamente lasciata ispirare dalle suggestioni della natura...”     
Le parole trovano voce tra inglese e italiano: “Ogni lingua ha una sua personalità, porta con sé un'emozione e tutta un'eredità sonora che mi aiuta nella scrittura e ad esprimere una determinata idea o emozione. Quando scrivo mi lascio molto guidare dal suono delle parole. In questo album non uso il portoghese, lingua con cui di solito mi diverto molto, ma solo l'inglese che mi aiuta ad essere concisa, e l'italiano con cui posso esprimere la complessità”

Questo è un periodo importante per Greta, segnato anche dall'esperienza come scrittrice: il 9 dicembre 2022 è uscito per Mimesis il suo secondo libro La voce nel pop e nel jazz - Guida discografica a cento canzoni imperdibili: corposo saggio sulla vocalità pop e jazz del '900, un fuori collana curato dal Prof. Luca Cerchiari, dell’Università IULM di Milano.           
Inoltre, da settembre 2021 è impegnata come autrice e conduttrice, insieme a Fiorenza Gherardi De Candei, nel programma radiofonico G Pills - Anche le formiche pizzicano in onda su Radio Elettrica e in podcast, e ha recentemente registrato per Rete Due – Radio Svizzera Italiana alcune “pillole radiofoniche” sugli standard del jazz, in onda dal 2023.          

Apprezzata per la straordinaria vocalità e l'irresistibile personalità, Greta Panettieri è nata a Roma e cresciuta artisticamente a New York City, dove ha vissuto per 11 anni e dove nel 2010 ha pubblicato il suo primo album per la Decca/Universal dal titolo The Edge of Everything.
Cantante, compositrice, docente di Canto Jazz presso il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ), autrice di musica e testi, ha tenuto concerti nei maggiori festival, club e teatri in Italia e nel mondo. Ha collaborato con artisti come Terri Lyne Carrington, Larry Williams, Robert Irving III, Toquinho, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, GeGè Telesforo, Max Ionata e moltissimi altri. Ha definitivamente conquistato il pubblico italiano nel 2014 con un album in cui reinterpreta con maestria e virtuosismo vocale i brani resi celebri da Mina, tra cui un Brava in versione be-bop che vede la presenza di Fabrizio Bosso.     
Da due anni tiene Master di Alta Formazione presso l'Università Iulm di Milano dove a novembre 2022 è stata anche invitata come relatrice al Convegno Internazionale sul Musical "International Symposium “The Mid-century Musical: stage, screen and television” diretto da Luca Cerchiari e William Everett.  

 

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